Verifica delle conoscenze e abilità - Husserl e la fenomenologia


1) All’origine della crisi di senso delle scienze europee secondo Husserl vi è la visione scientifica quantitativa inaugurata da Galilei. Quest’ultimo infatti:
a) nel dare una lettura soltanto “mtematica” della natura, ha escluso dall’indagine tutto ciò che attiene alla vita spirituale dell’uomo. ...Ha considerato secondarie le qualità soggettive dell’uomo.

2) Cosa intende Husserl quando afferma che la crisi delle scienze non investe la loro scientificità?
Husserl intende mettere in discussione la validità e il senso che la ricerca scientifica ha e può rivestire per l’esistenza umana.

3) Husserl sostiene che “le mere scienze di fatti creano meri uomini di fatto”. Quali gravi limiti, secondo lui, hanno rivelato le scienze positive e la visione del mondo che da essa deriva? Quali problemi umani sono stati esclusi di principio?
Le scienze positive e la visione del mondo che da essa deriva hanno operato una riduzione della realtà ai soli parametri fisico-matematici, i quali prescindono da qualunque riferimento al soggetto ed eludono in linea di principio i problemi del senso dell’esistenza, finendo per estraniarsi dagli uomini.

4) Spiega come Husserl interpreta i drammatici avvenimenti della sua epoca, trattando il tema della crisi di valori della società contemporanea a cui egli li riconduce.
Per Husserl i drammatici eventi della sua epoca sono dovuti alla disumanizzazione portata alle estreme conseguenze da Hitler proprio con l’impegno bellico della scienza e della tecnica, così, la civiltà europea potrà risollevarsi soltanto se riuscirà a recuperare il fondamento “umano” dei propri valori.

5) La prima operazione del metodo fenomenologico è l’epochè. Essa consiste nel:
b) Sospendere il giudizio sulla certezza delle conoscenze scientifiche e sull’oggettività del mondo. … così da mostrare che le cose non hanno senso se non in riferimento al soggetto.

6) Per “intuizione eidetica” Husserl intende:
a) la capacità della coscienza, nel momento in cui si rapporta agli oggetti e li conosce, di intuire i caratteri universali delle cose.

7) Il metodo fenomenologico sposta l’indagine dall’”oggettività” dei fatti al modo fenomenico in cui essi appaiono alla coscienza. In particolare, che cosa consente di “descrivere”?
Il meotodo fenomenologico consente di descivere le strutture essenziali dell’esperienza.

8) In che cosa consiste l’atteggiamento naturale proprio della scienza?
L’atteggiamento naturale proprio della scienza consiste nell’intendere il mondo come una realtà data e oggettiva, che ha senso a prescindere dalla coscienza umana.

9) Perchè Husserl negava l’identificazione della fenomenologia con una forma di idealismo?
Perché per Husserl il soggetto è qualcosa ch richiede un processo di costruzione e non è un’entità già formata, come definito dall’idealismo.

10) Nella coscienza soggetto e oggetto (intesi come noèsi e noèma) risultano inscindibili. Perché ciò dipende dal fatto che la coscienza, secondo Husserl, è intenzionalità?
La coscienza è intenzionalità in quanto per sua intima natura è tendenza a mettersi in relazione con un oggetto, più precisamente, essa è una corrente di esperienze vissute in cui si ha sempre una correlazione tra una polarità soggettiva (noèsi) e una polarità oggettiva (noèma).

11) La fenomenologia è, per Husserl, una scienza “eidetica”. Che cosa infatti permette di cogliere?
La fenomenologia permette di cogliere non solo fatti ed eventi particolari ed accidentali, ma anche le strutture essenziali dell’esperienza, che nei vissuti intenzionali si rendono manifeste ed evidenti.

12) L’epochè fenomenologica rivela che il mondo autenticamente nostro, con cui originariamente siamo in relazione, è quello precategoriale e prescientifico del “mondo della vita”. In che senso l’introduzione di tale nozione permette a Husserl di replicare alle accuse che vengono mosse alla sua concezione dell’io puro come principio solipsistico?
Il “mondo della vita” sarebbe un principio solipistico perché appare isolato dagli altri soggetti nel suo ruolo di costruzione del senso delle cose.

13) Chiarisci il ruolo dell’intersoggettività per Husserl sviluppando i temi seguenti:
- il processo di ritrovamento del soggetto è anche un processo di ritrovamento degli altri;
- alla comunità umana è affidato il compito autenticamente filosofico di rinnovare dal profondo le scienze e la stessa idea di cultura dell’Occidente.
Grazie alla fenomenologia il processo di ritrovamento del soggetto – cioè la riscoperta dell’io come fondamento della conoscenza e del senso del mondo – è anche il processo di ritrovamento degli altri, che costituiscono una comunità, la comunità umana. A questa è affidato il compito autenticamente filosofico di rinnovare dal profondo le scienze e la stessa idea di cultura dell’Occidente, ridestando nel singolo e nell’umanità intera il senso della riconquistata centralità della soggettività umana come fonte di ogni valore e significato.

Commenti

  1. Heidegger, Sartre, Scuola di Francoforte e/o rapporti scienze umane filosofia....

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