Idealismo

Idealismo

Il superamento del criticismo Kantiano

Il criticismo Kantiano aveva considerato il conoscere come “attività” e non solo come “passività”. Il soggetto Kantiano si limitava a sintetizzare e ad organizzare attraverso le forme a priori la realtà fenomenica, escludendo dal proprio orizzonte conoscitivo la cosa in sé, la quale, pur non potendo diventare oggetto dell’intuizione sensibile, ne era comunque il presupposto inestinguibile.
Proprio a partire dal tentativo di superare le contraddizioni rimaste insolute nel sistema Kantiano prende le mosse una nuova corrente filosofica, l’idealismo, che privilegia la dimensione ideale e spirituale della realtà.

Idealismo e romanticismo

Per cogliere il significato dell’idealismo è necessario collegarlo al contesto storico e culturale da cui trai origine e linfa vitale, ossia il romanticismo, che nacque in Germania come l’idealismo e lì trovò il suo terreno
fertile.
Idealismo e romanticismo non sono la stessa cosa: l’idealismo è una corrente di pensiero circoscritta al campo della filosofia, il romanticismo è un movimento che riguarda la letteratura, l’arte, la poesia.
Tuttavia, i due movimenti non possono neppure essere intesi separatamente, in quanto entrambi rappresentano il superamento della ragione illuministica e l’affermazione di una nuova visione del mondo che esalta il sentimento, l’arte e la tradizione.

La nuova mentalità romantica risponde alle esigenze spirituali dell’epoca, quando ormai l’universalismo e il cosmopolitismo illuministico si erano esauriti e al loro posto era nato un sentimento nazionalistico che, specialmente in Germania, si faceva interprete degli ideali di liberazione dal giogo straniero. I padromi della mentalità romantica possono essere rintracciati nel movimento culturale che si sviluppa in Germania a partire dal 1770, noto come Sturm und Drang. Le idee di fondo dello Sturm und Drang sono riconducibili all’amore per i sentimenti forti e le passioni tempestose, alla riscoperta della natura come forza vitale e onnipotente, all’esaltazione della libertà, all’avversione per le regole e imposizioni, all’amor patrio, ad una visione panteistica del mondo, in cui il divino viene colto come un principio immanente alla natura.

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